Le preesistenze degli antichi percorsi ripropongono il tema dell’identità paesaggistica in chiave evolutiva, ovvero nelle possibilità che la memoria del passato sia ancora in grado di proiettare nel futuro nuove visioni e progettualità per i territori. Per rispondere a questa sfida, la dimensione lenta, intesa nella sua più ampia accezione, va immaginata come parte di un territorio eterogeneo e complesso, in cui coesistono sistemi caratterizzati da velocità differenti, distinti non solo per la diversa velocità delle reti che li connettono, ma anche per le risorse che intercettano, e le tipologie di relazioni che attivano nel paesaggio: il sistema della velocità, proprio delle parti del territorio di recente trasformazione, connesso dai grandi assi infrastrutturali, dalla rete dell’alta velocità, dai grandi hub intermodali, dalle reti virtuali, caratterizzato dalla mixitè insediativa, dai nuovi spazi di socialità, dai nuovi metodi della produzione agricola, forestale, di beni e servizi; il sistema della lentezza (in lenta evoluzione, ma non statico), costituito dalle risorse del patrimonio storico-culturale -connesse dalla maglia delle antiche vie-, dalle zone rurali per la piccola produzione, dalle aree protette, dagli ecosistemi lacustri, dai corridoi fluviali connessi dalle reti ecologiche. Questa sintesi, seppur non esaustiva, descrive il territorio della contemporaneità, caratterizzato dai flussi di persone, merci ed informazioni, da sovrapposizione fra antichi e nuovi usi e significati, da processi ciclici di consumo, abbandono e successivo riuso dello spazio disponibile.
Cammini Lauretani e paesaggi contemporanei
SARGOLINI, Massimo
2016-01-01
Abstract
Le preesistenze degli antichi percorsi ripropongono il tema dell’identità paesaggistica in chiave evolutiva, ovvero nelle possibilità che la memoria del passato sia ancora in grado di proiettare nel futuro nuove visioni e progettualità per i territori. Per rispondere a questa sfida, la dimensione lenta, intesa nella sua più ampia accezione, va immaginata come parte di un territorio eterogeneo e complesso, in cui coesistono sistemi caratterizzati da velocità differenti, distinti non solo per la diversa velocità delle reti che li connettono, ma anche per le risorse che intercettano, e le tipologie di relazioni che attivano nel paesaggio: il sistema della velocità, proprio delle parti del territorio di recente trasformazione, connesso dai grandi assi infrastrutturali, dalla rete dell’alta velocità, dai grandi hub intermodali, dalle reti virtuali, caratterizzato dalla mixitè insediativa, dai nuovi spazi di socialità, dai nuovi metodi della produzione agricola, forestale, di beni e servizi; il sistema della lentezza (in lenta evoluzione, ma non statico), costituito dalle risorse del patrimonio storico-culturale -connesse dalla maglia delle antiche vie-, dalle zone rurali per la piccola produzione, dalle aree protette, dagli ecosistemi lacustri, dai corridoi fluviali connessi dalle reti ecologiche. Questa sintesi, seppur non esaustiva, descrive il territorio della contemporaneità, caratterizzato dai flussi di persone, merci ed informazioni, da sovrapposizione fra antichi e nuovi usi e significati, da processi ciclici di consumo, abbandono e successivo riuso dello spazio disponibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.