Tra il 1693 e il 1703, Carlo Fontana (1638-1714), con l’assistenza di Romano Fortunato Carapecchia (1663-1738), progettò ed edificò alle pendici del Gianicolo un piccolo casino per la famiglia Vaini denso di spunti architettonici e legislativi innovativi. Si tratta di un intervento costruttivo contenuto che, tuttavia, per la localizzazione nelle immediate vicinanze della mostra dell’Acqua Paola, provocò una serie di controversie riguardo alla salvaguardia paesaggistica, in quanto la sua altezza aveva parzialmente impedito la visuale del cosiddetto “Fontanone” del Gianicolo. Ad accentuarne le problematiche legate all’edificazione era pure il ruolo discutibile rivestito dal progettista ticinese, sorprendentemente impelagato in un articolato conflitto di competenze: Fontana era nel contempo architetto dei Vaini, nonché architetto della Congregazione dell’Acqua Paola, e in tale carica artefice sia dell’allargamento della vasca del Fontanone, sia della piazza antistante che diventerà la celebre terrazza gianicolense da cui si ammira un mirabile panorama dei tetti romani.

Carlo Fontana, Romano Fortunato Carapecchia e il villino Vaini sul Gianicolo a Roma: il progetto, la controversa edificazione e il condono

BONACCORSO, Giuseppe
2014-01-01

Abstract

Tra il 1693 e il 1703, Carlo Fontana (1638-1714), con l’assistenza di Romano Fortunato Carapecchia (1663-1738), progettò ed edificò alle pendici del Gianicolo un piccolo casino per la famiglia Vaini denso di spunti architettonici e legislativi innovativi. Si tratta di un intervento costruttivo contenuto che, tuttavia, per la localizzazione nelle immediate vicinanze della mostra dell’Acqua Paola, provocò una serie di controversie riguardo alla salvaguardia paesaggistica, in quanto la sua altezza aveva parzialmente impedito la visuale del cosiddetto “Fontanone” del Gianicolo. Ad accentuarne le problematiche legate all’edificazione era pure il ruolo discutibile rivestito dal progettista ticinese, sorprendentemente impelagato in un articolato conflitto di competenze: Fontana era nel contempo architetto dei Vaini, nonché architetto della Congregazione dell’Acqua Paola, e in tale carica artefice sia dell’allargamento della vasca del Fontanone, sia della piazza antistante che diventerà la celebre terrazza gianicolense da cui si ammira un mirabile panorama dei tetti romani.
2014
978-88-492-2914-1
268
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