Roma - Mobilità (in)sostenibile?” è un’inchiesta di AR in due numeri speciali dedicati alla questione scottante della mobilità nella Capitale. Nel primo sono affrontati i temi della sosta e della strada alla scala delle “città romane”, il secondo illustrerà alcune tra le principali scelte strategiche, i grandi progetti di miglioramento infrastrutturale e le trasformazioni in atto per ridefinire l’armatura dell’area metropolitana romana in relazione all’attuale processo di metropolizzazione del territorio nonché ai rapporti con la matrice storica della sua stessa infrastrutturazione. Questo numero è organizzato in tre parti distinte, dialoganti tra loro, all’interno delle quali si affrontano alcuni dei temi centrali, in termini di attività edilizia, governo della città e scelte strategiche di pianificazione. La prima parte (mobilità versus architettura?) registra le distanze fra tecnocrazia e qualità edilizia e dello spazio urbano negli esiti della gestione della sosta a Roma a seguito del Piano Urbano Parcheggi (PUP). La seconda parte (gestione della sosta) approfondisce, in termini di criticità, il Piano Urbano Parcheggi introdotto dalla Legge Tognoli del 1989 che, con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di parcheggi e rendere più agevole la viabilità nelle aree urbane, chiamava le Regioni a individuare i Comuni tenuti alla elaborazione del PUP, “sulla base di una preventiva valutazione del fabbisogno e tenendo conto del piano urbano del traffico”; e questi ultimi a redigere un programma “indicando, tra l’altro, le localizzazioni,i dimensionamenti, le priorità di intervento nonché le opere e gli interventi da realizzare in ciascun anno (…)” privilegiando “le realizzazioni più urgenti per il decongestionamento dei centri urbani (…)”. La terza e ultima parte si occupa della strada come elemento strategico nella riqualificazione della periferia romana, come momento di progettazione dello spazio pubblico in grado di strutturare interventi di rinnovo urbano alla scala locale (in particolare nella “città da ristrutturare”) e quindi momento di verifica, in alcuni casi, della stessa strumentazione/programmazione complessa – recepita e inserita nel piano regolatore durante il suo percorso di elaborazione e formulazione finale – nonché materia di discussione collettiva come nel caso della tangenziale est.

Mobilità (in)sostenibile

TRUSIANI, ELIO;
2010-01-01

Abstract

Roma - Mobilità (in)sostenibile?” è un’inchiesta di AR in due numeri speciali dedicati alla questione scottante della mobilità nella Capitale. Nel primo sono affrontati i temi della sosta e della strada alla scala delle “città romane”, il secondo illustrerà alcune tra le principali scelte strategiche, i grandi progetti di miglioramento infrastrutturale e le trasformazioni in atto per ridefinire l’armatura dell’area metropolitana romana in relazione all’attuale processo di metropolizzazione del territorio nonché ai rapporti con la matrice storica della sua stessa infrastrutturazione. Questo numero è organizzato in tre parti distinte, dialoganti tra loro, all’interno delle quali si affrontano alcuni dei temi centrali, in termini di attività edilizia, governo della città e scelte strategiche di pianificazione. La prima parte (mobilità versus architettura?) registra le distanze fra tecnocrazia e qualità edilizia e dello spazio urbano negli esiti della gestione della sosta a Roma a seguito del Piano Urbano Parcheggi (PUP). La seconda parte (gestione della sosta) approfondisce, in termini di criticità, il Piano Urbano Parcheggi introdotto dalla Legge Tognoli del 1989 che, con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di parcheggi e rendere più agevole la viabilità nelle aree urbane, chiamava le Regioni a individuare i Comuni tenuti alla elaborazione del PUP, “sulla base di una preventiva valutazione del fabbisogno e tenendo conto del piano urbano del traffico”; e questi ultimi a redigere un programma “indicando, tra l’altro, le localizzazioni,i dimensionamenti, le priorità di intervento nonché le opere e gli interventi da realizzare in ciascun anno (…)” privilegiando “le realizzazioni più urgenti per il decongestionamento dei centri urbani (…)”. La terza e ultima parte si occupa della strada come elemento strategico nella riqualificazione della periferia romana, come momento di progettazione dello spazio pubblico in grado di strutturare interventi di rinnovo urbano alla scala locale (in particolare nella “città da ristrutturare”) e quindi momento di verifica, in alcuni casi, della stessa strumentazione/programmazione complessa – recepita e inserita nel piano regolatore durante il suo percorso di elaborazione e formulazione finale – nonché materia di discussione collettiva come nel caso della tangenziale est.
2010
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/386354
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