Da sempre l'architettura opera in regimi di "riciclo", ovvero di utilizzo consapevole di risorse esistenti che hanno avuto una o più vite precedenti - dai semplici materiali ad intere porzioni di città. Ma è solo quando il tema della trasformazione e riuso di manufatti esistenti ha iniziato ad assumere un carattere eminentemente quantitativo - la stragrande maggioranza dell'ambiente costruito nel mondo è stato realizzato negli ultimi 100 anni - che si rende necessario mettere a punto un ruolo specifico per il progetto. E' ciò che è accaduto alla fine dell'Ottocento con la messa a punto del restauro architettonico in vista della manutenzione sistematica del patrimonio storico o, dagli anni '60 in poi, con le varie categorie del recupero e del riuso per affrontare il tema della trasformazione dell'edilizia di minor pregio.
Il ciclo dell'architettura
MASTRIGLI, GABRIELE
2013-01-01
Abstract
Da sempre l'architettura opera in regimi di "riciclo", ovvero di utilizzo consapevole di risorse esistenti che hanno avuto una o più vite precedenti - dai semplici materiali ad intere porzioni di città. Ma è solo quando il tema della trasformazione e riuso di manufatti esistenti ha iniziato ad assumere un carattere eminentemente quantitativo - la stragrande maggioranza dell'ambiente costruito nel mondo è stato realizzato negli ultimi 100 anni - che si rende necessario mettere a punto un ruolo specifico per il progetto. E' ciò che è accaduto alla fine dell'Ottocento con la messa a punto del restauro architettonico in vista della manutenzione sistematica del patrimonio storico o, dagli anni '60 in poi, con le varie categorie del recupero e del riuso per affrontare il tema della trasformazione dell'edilizia di minor pregio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.