Intorno al problema della conservazione del costruito, nei centri antichi è possibile registrare, un crescente interesse, verso la definizione di strategie e metodi di studio, finalizzati all’individuazione degli strumenti più idonei, non solo tecnici ma anche economico-gestionali e più specificatamente orientati verso una strategia di marketing. Di fronte all’ampiezza dei beni che caratterizza il nostro Paese, si rileva la necessità di individuare specifici criteri che, all’interno della dimensione culturale, possano consentire l’espressione di un giudizio di valore, indirizzando le scelte verso mirate azioni di tutela e restauro. Le motivazioni discendono, quindi, dall’aver riconosciuto a un oggetto, un valore di natura artistica o testimoniale, estetica o storica; in senso più ampio, un riconoscimento di valore universalmente riconosciuto. L’oggetto del nostro interesse ha inoltre un valore economico, che è già insito nel termine, spesso utilizzato, di bene culturale. Tale termine assorbe due diversi significati: da un lato, ciò che buono, onesto e perciò degno di essere conseguito; dall’altro ciò che è utile a soddisfare un bisogno ma anche ciò che costituisce un patrimonio, una ricchezza, e quindi ne risulta evidente la sua natura economica che necessita di una efficace gestione. Per tale gestione occorre una strategia che utilizzi molteplici strumenti, anche esterni alla disciplina della conservazione, fra cui il marketing e la gestione economico - finanziaria dei beni culturali. Applicando strumenti operativi e concetti tipici di una funzione aziendale, si può sviluppare il grado di attrattività di un territorio e dei suoi beni componenti, con ritorni economici d’indubbio interesse. Appare, quindi, importante considerare l’opportunità che tutti i soggetti, che intervengono a vario titolo nella formulazione dell’offerta culturale di un territorio, contribuiscano in maniera sinergica al suo sviluppo, attraverso nuove soluzioni tecnico-organizzative, in grado di pianificare il sistema degli interventi. Per delimitare un orientamento strategico, occorre individuare obiettivi e risultati, cui far corrisponde specifiche risorse economiche, caratterizzando il territorio con un indirizzo tematico semplice e compatibile con le sue caratteristiche e peculiarità. Tale strategia contiene al suo interno le attività di conservazione e valorizzazione dei centri storici, non solo tramite interventi diretti ma, anche, incentivando l’interesse dei cittadini verso le proprie memorie storiche e favorendo la loro conoscenza e riscoperta, che sono i presupposti essenziali nel processo di formazione di un senso di appartenenza che alimenti l’attitudine alla conservazione.

Strategie economico-gestionali per la conservazione dei beni culturali

PETRUCCI, Enrica
2013-01-01

Abstract

Intorno al problema della conservazione del costruito, nei centri antichi è possibile registrare, un crescente interesse, verso la definizione di strategie e metodi di studio, finalizzati all’individuazione degli strumenti più idonei, non solo tecnici ma anche economico-gestionali e più specificatamente orientati verso una strategia di marketing. Di fronte all’ampiezza dei beni che caratterizza il nostro Paese, si rileva la necessità di individuare specifici criteri che, all’interno della dimensione culturale, possano consentire l’espressione di un giudizio di valore, indirizzando le scelte verso mirate azioni di tutela e restauro. Le motivazioni discendono, quindi, dall’aver riconosciuto a un oggetto, un valore di natura artistica o testimoniale, estetica o storica; in senso più ampio, un riconoscimento di valore universalmente riconosciuto. L’oggetto del nostro interesse ha inoltre un valore economico, che è già insito nel termine, spesso utilizzato, di bene culturale. Tale termine assorbe due diversi significati: da un lato, ciò che buono, onesto e perciò degno di essere conseguito; dall’altro ciò che è utile a soddisfare un bisogno ma anche ciò che costituisce un patrimonio, una ricchezza, e quindi ne risulta evidente la sua natura economica che necessita di una efficace gestione. Per tale gestione occorre una strategia che utilizzi molteplici strumenti, anche esterni alla disciplina della conservazione, fra cui il marketing e la gestione economico - finanziaria dei beni culturali. Applicando strumenti operativi e concetti tipici di una funzione aziendale, si può sviluppare il grado di attrattività di un territorio e dei suoi beni componenti, con ritorni economici d’indubbio interesse. Appare, quindi, importante considerare l’opportunità che tutti i soggetti, che intervengono a vario titolo nella formulazione dell’offerta culturale di un territorio, contribuiscano in maniera sinergica al suo sviluppo, attraverso nuove soluzioni tecnico-organizzative, in grado di pianificare il sistema degli interventi. Per delimitare un orientamento strategico, occorre individuare obiettivi e risultati, cui far corrisponde specifiche risorse economiche, caratterizzando il territorio con un indirizzo tematico semplice e compatibile con le sue caratteristiche e peculiarità. Tale strategia contiene al suo interno le attività di conservazione e valorizzazione dei centri storici, non solo tramite interventi diretti ma, anche, incentivando l’interesse dei cittadini verso le proprie memorie storiche e favorendo la loro conoscenza e riscoperta, che sono i presupposti essenziali nel processo di formazione di un senso di appartenenza che alimenti l’attitudine alla conservazione.
2013
9788864191058
268
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