Paul Cézanne affermava: “La luce è una cosa che non può essere riprodotta ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa, il colore”. Senza la luce non percepiremmo il colore: noi riusciamo, infatti, a vedere le differenti colorazioni grazie all’impronta sensoriale lasciata all’interno dell’occhio dalla aliquota di radiazione luminosa riflessa, riflettanza, che colpisce gli oggetti colorati. Questo processo è stato “normalizzato” con l’introduzione della colorimetria che definisce il colore come la percentuale della luce incidente riflessa (%R) nella sfera del visibile, intesa come il campo di radiazioni elettromagnetiche che presentano una lunghezza d’onda compresa tra 400nm (violetto) e 700nm (rosso). Le nuove tecnologie per il rilevamento architettonico e urbano, quali il laser scanner e la termografia, permettono di definire le caratteristiche geometriche, dimensionali e anche materiche degli oggetti rilevati proprio in funzione della proprietà fisiche che questi hanno di assorbire e riflettere la luce stessa. Il rilevamento laser scanning, misurando il tempo di riflessione di una radiazione elettromagnetica (onda luminosa monocromatica), permette di determinare la posizione (distanza) di centinaia di migliaia di punti con una determinata affidabilità metrica e topologica. Inoltre, registrando l’intensità dell’onda di ritorno, consente altresì di registrare i valori di riflettività dei materiali, coefficiente radiometrico (Intensity at last pick point) e quindi di conoscere anche le caratteristiche materiche di un oggetto grazie alla differente risposta cromatica funzione della riflettanza dei singoli punti. La termografia misura la radiazione infrarossa (intensità di calore) emessa da un corpo colpito dalla luce fornendo un’immagine termica dell’oggetto, ovvero generando mappe, in “falsi colori” come rappresentazioni dello “stato termico” delle superfici indagate associando ad ogni diversa temperatura superficiale rilevata un colore corrispondente. L’utilizzo di strumenti GIS, grazie alla geolocalizzazione degli enti vettoriali [punti, linee, poligoni] permette di importare all’interno di una comune struttura informativa l’insieme delle informazioni ottenute dal rilievo a scansione laser e i dati ricavati dalla termografia potendo “spalmare” il risultato della termovisione sul modello 3D ottenuto mediante scansione laser. In relazione a tali tematiche il presente contributo intende relazionare sullo stato di avanzamento di una ricerca in corso condotta attraverso sperimentazioni su individuati e diversificati casi studio. La finalità ultima è quella di indagare sulle possibilità di ottenere un modello complesso a cui associare le diversificate informazioni in un apposito DBMS, con il quale confrontare, elaborare e interpretare in maniera relazionata e dinamica, una molteplicità di dati eterogenei utili ad indagini sui tipi e tessiture dei materiali nonché colore, stato di conservazione e degrado delle superfici di un organismo architettonico.

Il colore nel rilievo strumentale: laser scanner, termografia e postprocessing dei dati in un sistema GIS

MESCHINI, Alessandra;
2013-01-01

Abstract

Paul Cézanne affermava: “La luce è una cosa che non può essere riprodotta ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa, il colore”. Senza la luce non percepiremmo il colore: noi riusciamo, infatti, a vedere le differenti colorazioni grazie all’impronta sensoriale lasciata all’interno dell’occhio dalla aliquota di radiazione luminosa riflessa, riflettanza, che colpisce gli oggetti colorati. Questo processo è stato “normalizzato” con l’introduzione della colorimetria che definisce il colore come la percentuale della luce incidente riflessa (%R) nella sfera del visibile, intesa come il campo di radiazioni elettromagnetiche che presentano una lunghezza d’onda compresa tra 400nm (violetto) e 700nm (rosso). Le nuove tecnologie per il rilevamento architettonico e urbano, quali il laser scanner e la termografia, permettono di definire le caratteristiche geometriche, dimensionali e anche materiche degli oggetti rilevati proprio in funzione della proprietà fisiche che questi hanno di assorbire e riflettere la luce stessa. Il rilevamento laser scanning, misurando il tempo di riflessione di una radiazione elettromagnetica (onda luminosa monocromatica), permette di determinare la posizione (distanza) di centinaia di migliaia di punti con una determinata affidabilità metrica e topologica. Inoltre, registrando l’intensità dell’onda di ritorno, consente altresì di registrare i valori di riflettività dei materiali, coefficiente radiometrico (Intensity at last pick point) e quindi di conoscere anche le caratteristiche materiche di un oggetto grazie alla differente risposta cromatica funzione della riflettanza dei singoli punti. La termografia misura la radiazione infrarossa (intensità di calore) emessa da un corpo colpito dalla luce fornendo un’immagine termica dell’oggetto, ovvero generando mappe, in “falsi colori” come rappresentazioni dello “stato termico” delle superfici indagate associando ad ogni diversa temperatura superficiale rilevata un colore corrispondente. L’utilizzo di strumenti GIS, grazie alla geolocalizzazione degli enti vettoriali [punti, linee, poligoni] permette di importare all’interno di una comune struttura informativa l’insieme delle informazioni ottenute dal rilievo a scansione laser e i dati ricavati dalla termografia potendo “spalmare” il risultato della termovisione sul modello 3D ottenuto mediante scansione laser. In relazione a tali tematiche il presente contributo intende relazionare sullo stato di avanzamento di una ricerca in corso condotta attraverso sperimentazioni su individuati e diversificati casi studio. La finalità ultima è quella di indagare sulle possibilità di ottenere un modello complesso a cui associare le diversificate informazioni in un apposito DBMS, con il quale confrontare, elaborare e interpretare in maniera relazionata e dinamica, una molteplicità di dati eterogenei utili ad indagini sui tipi e tessiture dei materiali nonché colore, stato di conservazione e degrado delle superfici di un organismo architettonico.
2013
9788838762413
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/294981
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