L’applicazione oggetto dell'articolo è principalmente finalizzata a restituire l’immagine della facciata di Palazzo Panichi prospiciente Piazza Arringo, sede del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, nello stato in cui appariva prima del 1971. In quell’anno, infatti, per motivi di conservazione, si decise di rimuovere la decorazione ad affresco che caratterizzava il prospetto e che si sviluppava, per tutta la sua estensione, nell’area del fregio delimitata dalle due cornici marcapiano che si sviluppano a circa 5 metri da terra. Il ripristino visivo proposto è da realizzare virtualmente utilizzando tecnologie di videomapping, che consentono di riproporre digitalmente sulla superficie della facciata, attraverso una proiezione video, i diversi impaginati compositivi che è ipotizzabile si siano succeduti durante il processo di trasformazione del Palazzo. I principali destinatari di tale ripristino visivo sono tutti i residenti, i turisti e gli eventuali visitatori occasionali di Ascoli che si trovino a frequentare la Piazza Arringo e che avrebbero in questo modo l’occasione di assistere ad uno spettacolo dal forte coinvolgimento visivo, finalizzato ad illustrare le vicende di uno dei tanti palazzi signorili che caratterizzano lo spazio urbano della città. L’obiettivo ultimo è quello di valorizzare il bene culturale nelle sue molteplici connotazioni, ma anche di attrarre, attraverso la visione di una rappresentazione inusitata, gli spettatori alla visita del Museo Archeologico dove sono conservate le parti del fregio distaccato.

Restituire l'immagine di una facciata storica. Il fregio di Palazzo Panichi

ROSSI, Daniele;IPPOLITI, Elena
2013-01-01

Abstract

L’applicazione oggetto dell'articolo è principalmente finalizzata a restituire l’immagine della facciata di Palazzo Panichi prospiciente Piazza Arringo, sede del Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno, nello stato in cui appariva prima del 1971. In quell’anno, infatti, per motivi di conservazione, si decise di rimuovere la decorazione ad affresco che caratterizzava il prospetto e che si sviluppava, per tutta la sua estensione, nell’area del fregio delimitata dalle due cornici marcapiano che si sviluppano a circa 5 metri da terra. Il ripristino visivo proposto è da realizzare virtualmente utilizzando tecnologie di videomapping, che consentono di riproporre digitalmente sulla superficie della facciata, attraverso una proiezione video, i diversi impaginati compositivi che è ipotizzabile si siano succeduti durante il processo di trasformazione del Palazzo. I principali destinatari di tale ripristino visivo sono tutti i residenti, i turisti e gli eventuali visitatori occasionali di Ascoli che si trovino a frequentare la Piazza Arringo e che avrebbero in questo modo l’occasione di assistere ad uno spettacolo dal forte coinvolgimento visivo, finalizzato ad illustrare le vicende di uno dei tanti palazzi signorili che caratterizzano lo spazio urbano della città. L’obiettivo ultimo è quello di valorizzare il bene culturale nelle sue molteplici connotazioni, ma anche di attrarre, attraverso la visione di una rappresentazione inusitata, gli spettatori alla visita del Museo Archeologico dove sono conservate le parti del fregio distaccato.
2013
9788854861107
268
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