Lo studio prende le mosse dalla constatazione dello scarso utilizzo dell’azione surrogatoria giustificato dalla circostanza per la quale l’art. 2900 c.c., così come interpretato, spesso non riesce a soddisfare l’interesse del creditore surrogante. Giunge, quindi, operando una ricostruzione storica ed una verifica comparativa con altri ordinamenti giuridici, ad individuare la soluzione attraverso una rilettura della norma. Tale operazione ermeneutica consente, facendo assumere al creditore la veste del gestore d’affari, l’applicazione dell’art. 2032 c.c. che richiama le norme in tema di mandato.
Profilo dell’azione surrogatoria
LAROCCA, Serafina Rosaria
2005-01-01
Abstract
Lo studio prende le mosse dalla constatazione dello scarso utilizzo dell’azione surrogatoria giustificato dalla circostanza per la quale l’art. 2900 c.c., così come interpretato, spesso non riesce a soddisfare l’interesse del creditore surrogante. Giunge, quindi, operando una ricostruzione storica ed una verifica comparativa con altri ordinamenti giuridici, ad individuare la soluzione attraverso una rilettura della norma. Tale operazione ermeneutica consente, facendo assumere al creditore la veste del gestore d’affari, l’applicazione dell’art. 2032 c.c. che richiama le norme in tema di mandato.File in questo prodotto:
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