Molti interpreti attribuiscono ai diritti sociali uno status giuridico incerto, fino ad escluderli dal novero dei diritti fondamentali. In particolare, si sostiene che ai diritti sociali non corrispondano adeguate garanzie e che di conseguenza non si possa agire in giudizio per la loro tutela. Questa impostazione trova ulteriori argomenti basati sulla nota tesi della correlatività che, sulla scorta della tipologia di Wesley N. Hohfeld, identifica il contenuto dei diritti con quello dei doveri correlativi. Luigi Ferrajoli aderisce alla tesi della correlatività ma introduce una variazione che dovrebbe permettere di “salvare” i diritti sociali: fra diritti e garanzie (obblighi e divieti correlativi) vi è un nesso non ontico ma deontico; se l’ordinamento non prevede tali garanzie, esse devono venire introdotte, ma ciò non significa che i diritti non esistano. Tuttavia anche Ferrajoli esclude il “cosiddetto” diritto al lavoro – storicamente, il progenitore dei diritti sociali – dalla sua teoria assiomatizzata. Nell’articolo si suggerisce che per “prendere sul serio” i diritti sociali occorre ricostruire una diversa visione dei diritti come nozione non riducibile al correlativo dei doveri, espressione dei processi sociali di rivendicazione.

Diritti sociali e obblighi giuridici

BACCELLI, Luca
2012-01-01

Abstract

Molti interpreti attribuiscono ai diritti sociali uno status giuridico incerto, fino ad escluderli dal novero dei diritti fondamentali. In particolare, si sostiene che ai diritti sociali non corrispondano adeguate garanzie e che di conseguenza non si possa agire in giudizio per la loro tutela. Questa impostazione trova ulteriori argomenti basati sulla nota tesi della correlatività che, sulla scorta della tipologia di Wesley N. Hohfeld, identifica il contenuto dei diritti con quello dei doveri correlativi. Luigi Ferrajoli aderisce alla tesi della correlatività ma introduce una variazione che dovrebbe permettere di “salvare” i diritti sociali: fra diritti e garanzie (obblighi e divieti correlativi) vi è un nesso non ontico ma deontico; se l’ordinamento non prevede tali garanzie, esse devono venire introdotte, ma ciò non significa che i diritti non esistano. Tuttavia anche Ferrajoli esclude il “cosiddetto” diritto al lavoro – storicamente, il progenitore dei diritti sociali – dalla sua teoria assiomatizzata. Nell’articolo si suggerisce che per “prendere sul serio” i diritti sociali occorre ricostruire una diversa visione dei diritti come nozione non riducibile al correlativo dei doveri, espressione dei processi sociali di rivendicazione.
2012
9788883034435
268
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