Nel corso degli ultimi anni la drammatica recessione che ha investito l’economia di mercato ha favorito il diffondersi della consapevolezza che l’attuale crisi di sistema può essere affrontata con successo solo grazie all’avvento di un inedito modello di sviluppo. Alla riflessione culturale e alla ricerca si richiede pertanto di contribuire alla affermazione di un sistema economico sostanzialmente nuovo, che attribuisca un’importanza crescente al valore della conoscenza, delle emozioni e delle relazioni, dell’immaginario e del simbolico. Le innovazioni in campo sociale ed economico si svilupperanno in stretta connessione con gli avanzamenti del dibattito riguardo la sostenibilità urbana e territoriale, sempre più compromessa da consumi di suolo incontrollati e incontrollabili. Cogliere il senso profondo del disegno degli spazi aperti, quale risorsa primaria di eccezionale utilità per favorire la qualità dell’abitare, diventa dunque concezione straordinariamente innovativa. In tal senso, la qualità del paesaggio non è altra cosa rispetto alla qualità della vita. Forse, proprio in quest’ultima equivalenza si nasconde la singolare novità introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio che “popolarizza e democratizza” la risorsa paesistica, ne decreta l’appartenenza a tutti, invece che a una ristretta elité ma, soprattutto, ne sancisce la sua centralità in ogni azione di trasformazione urbanistica.

Paesaggi urbani di qualità per la città sostenibile

SARGOLINI, Massimo
2012-01-01

Abstract

Nel corso degli ultimi anni la drammatica recessione che ha investito l’economia di mercato ha favorito il diffondersi della consapevolezza che l’attuale crisi di sistema può essere affrontata con successo solo grazie all’avvento di un inedito modello di sviluppo. Alla riflessione culturale e alla ricerca si richiede pertanto di contribuire alla affermazione di un sistema economico sostanzialmente nuovo, che attribuisca un’importanza crescente al valore della conoscenza, delle emozioni e delle relazioni, dell’immaginario e del simbolico. Le innovazioni in campo sociale ed economico si svilupperanno in stretta connessione con gli avanzamenti del dibattito riguardo la sostenibilità urbana e territoriale, sempre più compromessa da consumi di suolo incontrollati e incontrollabili. Cogliere il senso profondo del disegno degli spazi aperti, quale risorsa primaria di eccezionale utilità per favorire la qualità dell’abitare, diventa dunque concezione straordinariamente innovativa. In tal senso, la qualità del paesaggio non è altra cosa rispetto alla qualità della vita. Forse, proprio in quest’ultima equivalenza si nasconde la singolare novità introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio che “popolarizza e democratizza” la risorsa paesistica, ne decreta l’appartenenza a tutti, invece che a una ristretta elité ma, soprattutto, ne sancisce la sua centralità in ogni azione di trasformazione urbanistica.
2012
9788820414429
268
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