Riflettendo sulla “nascita fatale dell’architettura”, Le Corbusier arriva ad affermare che la casa e il tempio hanno la stessa origine: sono entrambi riconducibili alla definizione di un recinto e alla giusta collocazione di un riparo al suo interno. Recinto e riparo possono ritenersi degli archetipi, immagini che rimandano all’origine delle forme. Richiamando idee primigenie dello spazio, gli archetipi si manifestano nelle forme del costruito che, sottoposte ad una indagine analitica, rendono intellegibile la loro struttura formale, ciascuna riconducibile ad un enunciato logico, ad un “tipo” architettonico. Sono dunque le forme a costituire la materia prima per una ricerca sullo spazio in architettura e solo attraverso di esse è possibile risalire all’idea originaria che presiede alla loro costruzione e che attende ogni volta di essere validata e rinnovata nella pratica del progetto.
Recinti e Ripari
COCCIA, Luigi
2012-01-01
Abstract
Riflettendo sulla “nascita fatale dell’architettura”, Le Corbusier arriva ad affermare che la casa e il tempio hanno la stessa origine: sono entrambi riconducibili alla definizione di un recinto e alla giusta collocazione di un riparo al suo interno. Recinto e riparo possono ritenersi degli archetipi, immagini che rimandano all’origine delle forme. Richiamando idee primigenie dello spazio, gli archetipi si manifestano nelle forme del costruito che, sottoposte ad una indagine analitica, rendono intellegibile la loro struttura formale, ciascuna riconducibile ad un enunciato logico, ad un “tipo” architettonico. Sono dunque le forme a costituire la materia prima per una ricerca sullo spazio in architettura e solo attraverso di esse è possibile risalire all’idea originaria che presiede alla loro costruzione e che attende ogni volta di essere validata e rinnovata nella pratica del progetto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.