Si è parlato spesso di una “via italiana” alla corporate image, capace di esprimere uno stile riconoscibile senza rinunciare a flessibilità e varietà. Il famoso stile Olivetti negli anni ’50 non punta sull’uniformità visiva: la coerenza è nelle idee più che nelle forme. Anche l’immagine di altre imprese in quel periodo ammette la compresenza di registri stilistici diversi. Il testo ricostruisce brevemente le tappe di questo percorso, dal lavoro di Bob Noorda (Unimark, Milano) a esempi più recenti, passando per l'identità mutevole, programmaticamente “scoordinata”, di Elio Fiorucci. Ciò che si mette in risalto è l'attualità della “via italiana” delle origini nel panorama contemporaneo del progetto di comunicazione visiva.
La via italiana alla corporate image / The Italian way to Corporate Image,
VINTI, Carlo
2012-01-01
Abstract
Si è parlato spesso di una “via italiana” alla corporate image, capace di esprimere uno stile riconoscibile senza rinunciare a flessibilità e varietà. Il famoso stile Olivetti negli anni ’50 non punta sull’uniformità visiva: la coerenza è nelle idee più che nelle forme. Anche l’immagine di altre imprese in quel periodo ammette la compresenza di registri stilistici diversi. Il testo ricostruisce brevemente le tappe di questo percorso, dal lavoro di Bob Noorda (Unimark, Milano) a esempi più recenti, passando per l'identità mutevole, programmaticamente “scoordinata”, di Elio Fiorucci. Ciò che si mette in risalto è l'attualità della “via italiana” delle origini nel panorama contemporaneo del progetto di comunicazione visiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.