La carenza di tutela di cui soffre la persona offesa dal reato nel nostro sistema non richiede dimostrazione. Il presente studio ne approfondisce le cause tra istanze di valorizzazione delle fonti europee e resistenze ad armonizzarvi la legislazione nazionale. Vengono analizzati i rapporti della persona offesa con una pluralità di figure ad essa assimilate, come il soggetto passivo del reato, il querelante e denunciante, il danneggiato e la vittima, nonché con le parti del processo penale, in particolare con la parte civile di cui la persona offesa appare come facente funzioni. Sono poi esaminate le facoltà e i diritti riconosciuti all’offeso: come quello di nominare un difensore, di essere informata dello sviluppo del procedimento; di sollecitazione probatoria, di testimoniare, di essere ascoltata, in quanto vittima vulnerabile, con modalità protette; di svolgere attività di controllo sui tempi dell’indagine e sull’esercizio dell’azione, di indagare per proprio conto, di usufruire di misure cautelari a proprio vantaggio. La trattazione si completa con un accenno al ruolo della persona offesa nella mediazione penale e davanti al giudice di pace, nel quale sembra riacquistare la sua veste di parte smarrita nel corso dell’evoluzione del processo penale. Un excursus storico ha il compito di rivelare le scelte tecniche funzionali al ruolo che si è inteso attribuire alla persona offesa nel processo penale e, in particolare, alla mancata funzione di parte. Fabio Maria Grifantini è professore associato confermato di Procedura penale nell’Università di Camerino ove insegna nella Facoltà di Giurisprudenza e nella Scuola di specializzazione per le professioni legali di Camerino e Macerata. Si è a lungo occupato della prova nel processo e delle relative cause di invalidità, dei segreti in materia penale, della libertà personale e delle sue limitazioni, del ruolo della vittima nel procedimento davanti alla Corte penale internazionale. Ha partecipato alle più importanti ricerche di interesse nazionale in Procedura penale. Presso l’editore Giappichelli ha pubblicato: Il segreto difensivo nel processo penale, classificato “eccellente” dal C.I.V.R. del Ministero dell’istruzione, università e ricerca scientifica; Attività preparatorie del contraddittorio dibattimentale (2009); nonché, in collaborazione con G. ILLUMINATI, R. ORLANDI, P. FERRUA, La prova nel dibattimento penale, giunto alla sua IV edizione interamente riscritta, adottata come libro di testo in diverse Università.
La persona offesa dal reato nella fase delle indagini preliminari
GRIFANTINI, Fabio Maria
2012-01-01
Abstract
La carenza di tutela di cui soffre la persona offesa dal reato nel nostro sistema non richiede dimostrazione. Il presente studio ne approfondisce le cause tra istanze di valorizzazione delle fonti europee e resistenze ad armonizzarvi la legislazione nazionale. Vengono analizzati i rapporti della persona offesa con una pluralità di figure ad essa assimilate, come il soggetto passivo del reato, il querelante e denunciante, il danneggiato e la vittima, nonché con le parti del processo penale, in particolare con la parte civile di cui la persona offesa appare come facente funzioni. Sono poi esaminate le facoltà e i diritti riconosciuti all’offeso: come quello di nominare un difensore, di essere informata dello sviluppo del procedimento; di sollecitazione probatoria, di testimoniare, di essere ascoltata, in quanto vittima vulnerabile, con modalità protette; di svolgere attività di controllo sui tempi dell’indagine e sull’esercizio dell’azione, di indagare per proprio conto, di usufruire di misure cautelari a proprio vantaggio. La trattazione si completa con un accenno al ruolo della persona offesa nella mediazione penale e davanti al giudice di pace, nel quale sembra riacquistare la sua veste di parte smarrita nel corso dell’evoluzione del processo penale. Un excursus storico ha il compito di rivelare le scelte tecniche funzionali al ruolo che si è inteso attribuire alla persona offesa nel processo penale e, in particolare, alla mancata funzione di parte. Fabio Maria Grifantini è professore associato confermato di Procedura penale nell’Università di Camerino ove insegna nella Facoltà di Giurisprudenza e nella Scuola di specializzazione per le professioni legali di Camerino e Macerata. Si è a lungo occupato della prova nel processo e delle relative cause di invalidità, dei segreti in materia penale, della libertà personale e delle sue limitazioni, del ruolo della vittima nel procedimento davanti alla Corte penale internazionale. Ha partecipato alle più importanti ricerche di interesse nazionale in Procedura penale. Presso l’editore Giappichelli ha pubblicato: Il segreto difensivo nel processo penale, classificato “eccellente” dal C.I.V.R. del Ministero dell’istruzione, università e ricerca scientifica; Attività preparatorie del contraddittorio dibattimentale (2009); nonché, in collaborazione con G. ILLUMINATI, R. ORLANDI, P. FERRUA, La prova nel dibattimento penale, giunto alla sua IV edizione interamente riscritta, adottata come libro di testo in diverse Università.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.