Il paesaggio post-industriale è una delle tante figure, associate a luoghi circoscritti, che albergano nell’immaginario collettivo contemporaneo. Esso rimanda ai territori della dismissione, a quei luoghi del lavoro, centri nevralgici dell’economia del secolo appena trascorso, che hanno subito una interruzione del processo produttivo e che oggi si presentano in uno stato di abbandono, come grandi campi di rovine. Sono aree diffuse sul territorio, a diretto contatto con la rete infrastrutturale, avvolte da una nebulosa urbana che ha progressivamente annullato la condizione di isolamento che caratterizzava all’origine gli insediamenti industriali. Queste aree abbandonate sono oggi dentro la città e costituiscono una riserva spaziale, una risorsa preziosa nella prefigurazione di nuovi scenari urbani.
Paesaggi dismessi
COCCIA, Luigi
2009-01-01
Abstract
Il paesaggio post-industriale è una delle tante figure, associate a luoghi circoscritti, che albergano nell’immaginario collettivo contemporaneo. Esso rimanda ai territori della dismissione, a quei luoghi del lavoro, centri nevralgici dell’economia del secolo appena trascorso, che hanno subito una interruzione del processo produttivo e che oggi si presentano in uno stato di abbandono, come grandi campi di rovine. Sono aree diffuse sul territorio, a diretto contatto con la rete infrastrutturale, avvolte da una nebulosa urbana che ha progressivamente annullato la condizione di isolamento che caratterizzava all’origine gli insediamenti industriali. Queste aree abbandonate sono oggi dentro la città e costituiscono una riserva spaziale, una risorsa preziosa nella prefigurazione di nuovi scenari urbani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.