Il volume raccoglie le riflessioni emerse da anni di esperienza didattica e di ricerca sul tema della progettazione ambientale. La sempre maggiore complessità dei processi decisionali che riguardano le trasformazioni ambientali ha determinato la difficoltà di collocare le figure che intervengono nel processo, dentro i confini del proprio ambito culturale e professionale. Nello stesso tempo il termine complessità viene utilizzato spesso come una giustificazione al disimpegno nell’affrontare le reali questioni da parte di chi opera nel campo della ricerca architettonica e in particolare da coloro che si occupano di studiare le relazioni tra progetto e innovazione tecnologica. Il “progetto secondo” è dunque il tentativo di individuare i confini entro i quali il progetto contemporaneo ritrova il proprio ambito specifico e disciplinare, affrontando le questioni che riguardano l’architettura, nella sua configurazione spaziale e tecnica. Mentre al “progetto primo” sono affidate le scelte strategiche, attraverso un processo di condivisione democratica e di dialogo multidisciplinare, nel quale l’architetto svolge un ruolo “inter pares”, il “progetto secondo” resta il solo luogo specifico della connessione tra le strategie complesse e la realtà ambientale del costruito.
Il progetto secondo. Nuovi spazi del progetto ambientale
OTTONE, Maria Federica
2008-01-01
Abstract
Il volume raccoglie le riflessioni emerse da anni di esperienza didattica e di ricerca sul tema della progettazione ambientale. La sempre maggiore complessità dei processi decisionali che riguardano le trasformazioni ambientali ha determinato la difficoltà di collocare le figure che intervengono nel processo, dentro i confini del proprio ambito culturale e professionale. Nello stesso tempo il termine complessità viene utilizzato spesso come una giustificazione al disimpegno nell’affrontare le reali questioni da parte di chi opera nel campo della ricerca architettonica e in particolare da coloro che si occupano di studiare le relazioni tra progetto e innovazione tecnologica. Il “progetto secondo” è dunque il tentativo di individuare i confini entro i quali il progetto contemporaneo ritrova il proprio ambito specifico e disciplinare, affrontando le questioni che riguardano l’architettura, nella sua configurazione spaziale e tecnica. Mentre al “progetto primo” sono affidate le scelte strategiche, attraverso un processo di condivisione democratica e di dialogo multidisciplinare, nel quale l’architetto svolge un ruolo “inter pares”, il “progetto secondo” resta il solo luogo specifico della connessione tra le strategie complesse e la realtà ambientale del costruito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.