Rem Koolhaas

Profetico anticipatore degli scenari dell'architettura degli ultimi trent'anni, Rem Koolhaas è forse la figura per antonomasia sui generis nel panorama culturale della seconda metà del '900, epoca in cui le personalità di spicco dell'architettura hanno via via perso l'aura dei maestri per approdare definitivamente allo statuto di star, al pari di quelle della moda, dell'arte e dei media. Individualista, poliedrico, nietzschiano, l'architetto olandese appare infatti, ad una prima osservazione, un riferimento non tanto per comprendere la condizione dell'architettura di oggi quanto piuttosto il ruolo del suo tradizionale apologeta, l'architetto, in un mondo in cui 'architettura', secondo lo stesso Koolhaas, sembra essere ormai più un'efficace metafora organizzativa a disposizione di altre discipline che arte di costruire edifici. Tuttavia dentro la complessa, instabile biografia intellettuale del personaggio Koolhaas, sono le architetture malgrado tutto a cristallizzare e rendere efficace il pensiero dell'architetto, offrendosi come strumenti concreti per rivelarne il cruciale tema di ricerca: la dimensione metropolitana dei fenomeni urbani contemporanei.