Il presente contributo si colloca all’interno della ricerca “Per un DDM del patrimonio architettonico di Ascoli Piceno” e vuole riferire dell’esperienza di catalogazione dei dati documentali, in particolare riguardo alle specifiche qualitative digitali della stessa. Il sistema informativo geografico sperimentato ha voluto essere intenzionalmente ibrido, si è cercato, cioè, verificare la possibilità di agganciare alla “mappa” dati di diversa forma e natura. Tale intento ha necessariamente richiesto di provare ad interrogarsi sulle possibilità di rinvenire le diverse informazioni agganciate al DDM, insieme alle potenzialità di interrogazione a partire dalla mappa. Mentre un sistema informativo orientato all’architettura deve essere costruito come una struttura in grado di gestire dati tra loro molto eterogenei che, come tali, presentano un’ampia varietà di formati, a causa dell’impiego di media e software differenti - disegni, immagini fotografiche, riprese video, ricostruzioni ed animazioni digitali tridimensionali, panorami 3d, modelli navigabili vrml, ecc.), di norma, invece, l’interrogazione del database ad esso associato si realizza attraverso classi di query basate su di un sistema Information Retrieval. I database tradizionali sono, infatti, basati su sistemi che supportano la rappresentazione, la memorizzazione, l'organizzazione e il reperimento di informazioni non strutturate, in archivi di grandi dimensioni, in virtù di criteri di classificazione e ricerca fondati sull'identificazione del contenuto informativo essenzialmente attraverso l’utilizzo di metadati in forma testuale (parole chiave, tag, descrizione, bibliografia, localizzazione, ecc.), ovvero operando prevalentemente sul testo. All’interno della ricerca si è ritenuto necessario indagare in altre direzioni, ed in particolare sul sistema Content-Based Information Retrieval, che opera direttamente sul contenuto delle immagini, dei disegni o delle sequenze video, esplorandone la struttura interna e le proprietà visive, al fine di confrontarle in termini di somiglianza, equivalenza e distanza, di analizzarne il contenuto stesso per individuare elementi distintivi ricorsivi ed estrarre caratteristiche oggettive derivanti dalla discretizzazione in pixel.
Per un DDM del patrimonio architettonico di Ascoli Piceno. Interrogare le immagini
ROSSI, Daniele
2007-01-01
Abstract
Il presente contributo si colloca all’interno della ricerca “Per un DDM del patrimonio architettonico di Ascoli Piceno” e vuole riferire dell’esperienza di catalogazione dei dati documentali, in particolare riguardo alle specifiche qualitative digitali della stessa. Il sistema informativo geografico sperimentato ha voluto essere intenzionalmente ibrido, si è cercato, cioè, verificare la possibilità di agganciare alla “mappa” dati di diversa forma e natura. Tale intento ha necessariamente richiesto di provare ad interrogarsi sulle possibilità di rinvenire le diverse informazioni agganciate al DDM, insieme alle potenzialità di interrogazione a partire dalla mappa. Mentre un sistema informativo orientato all’architettura deve essere costruito come una struttura in grado di gestire dati tra loro molto eterogenei che, come tali, presentano un’ampia varietà di formati, a causa dell’impiego di media e software differenti - disegni, immagini fotografiche, riprese video, ricostruzioni ed animazioni digitali tridimensionali, panorami 3d, modelli navigabili vrml, ecc.), di norma, invece, l’interrogazione del database ad esso associato si realizza attraverso classi di query basate su di un sistema Information Retrieval. I database tradizionali sono, infatti, basati su sistemi che supportano la rappresentazione, la memorizzazione, l'organizzazione e il reperimento di informazioni non strutturate, in archivi di grandi dimensioni, in virtù di criteri di classificazione e ricerca fondati sull'identificazione del contenuto informativo essenzialmente attraverso l’utilizzo di metadati in forma testuale (parole chiave, tag, descrizione, bibliografia, localizzazione, ecc.), ovvero operando prevalentemente sul testo. All’interno della ricerca si è ritenuto necessario indagare in altre direzioni, ed in particolare sul sistema Content-Based Information Retrieval, che opera direttamente sul contenuto delle immagini, dei disegni o delle sequenze video, esplorandone la struttura interna e le proprietà visive, al fine di confrontarle in termini di somiglianza, equivalenza e distanza, di analizzarne il contenuto stesso per individuare elementi distintivi ricorsivi ed estrarre caratteristiche oggettive derivanti dalla discretizzazione in pixel.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.