Questo testo è uno strumento nato per fornire un quadro generale dell’ergonomia moderna, che potesse accompagnare il lettore attraverso un’agile percorso di assimilazione delle caratteristiche distintive di questa disciplina, ovviamente senza pretese di esaustività, orientandosi verso un discorso di ampio respiro tra arte e psicologia, tra biologia umana e creatività, tra sport e comunicazione, che ne riconoscesse così definitivamente, la capacità di fungere da cerniera tra discipline scientifiche e scienze umanistiche. Insistendo sull’aspetto distintivo dell’interdisciplinarità che, sebbene decantata spesso e da più parti, non sempre trova un riscontro fattuale, si è puntato all’individuazione di approcci olistici e all’ attitudine alla ri-cognizione e all’integrazione. Dopo aver affrontato i temi della qualità, dell’usabilità e della gradevolezza, si è scelto di compiere delle incursioni in ambiti specifici: dai microspazi agli abitacoli, dalle calzature alle architetture corporali, dallo yacht design al design for all. Concetto invariante e che gli strumenti di conoscenza debbano sempre essere impiegati in funzione ergono-centrica, indirizzandoli verso i limiti dell’uomo, le caratteristiche naturali, le capacità psichiche e fisiche ed i suoi bisogni, siano essi effimeri o profondi. Dunque, l’ergonomia e la moderna filosofia del progetto, possono farsi portavoce di un nuovo “umanesimo scientifico”, in quanto valide eredi di uno spirito rinascimentale che storicamente era improntato alla trasversalità del sapere. Le operative intersezioni tra aree diverse dello scibile possono in tal modo rendere possibile la riduzione di fratture innaturali, come per esempio quella tra arte e tecnologia.

Ergonomia e Design

LUPACCHINI, Andrea
2008-01-01

Abstract

Questo testo è uno strumento nato per fornire un quadro generale dell’ergonomia moderna, che potesse accompagnare il lettore attraverso un’agile percorso di assimilazione delle caratteristiche distintive di questa disciplina, ovviamente senza pretese di esaustività, orientandosi verso un discorso di ampio respiro tra arte e psicologia, tra biologia umana e creatività, tra sport e comunicazione, che ne riconoscesse così definitivamente, la capacità di fungere da cerniera tra discipline scientifiche e scienze umanistiche. Insistendo sull’aspetto distintivo dell’interdisciplinarità che, sebbene decantata spesso e da più parti, non sempre trova un riscontro fattuale, si è puntato all’individuazione di approcci olistici e all’ attitudine alla ri-cognizione e all’integrazione. Dopo aver affrontato i temi della qualità, dell’usabilità e della gradevolezza, si è scelto di compiere delle incursioni in ambiti specifici: dai microspazi agli abitacoli, dalle calzature alle architetture corporali, dallo yacht design al design for all. Concetto invariante e che gli strumenti di conoscenza debbano sempre essere impiegati in funzione ergono-centrica, indirizzandoli verso i limiti dell’uomo, le caratteristiche naturali, le capacità psichiche e fisiche ed i suoi bisogni, siano essi effimeri o profondi. Dunque, l’ergonomia e la moderna filosofia del progetto, possono farsi portavoce di un nuovo “umanesimo scientifico”, in quanto valide eredi di uno spirito rinascimentale che storicamente era improntato alla trasversalità del sapere. Le operative intersezioni tra aree diverse dello scibile possono in tal modo rendere possibile la riduzione di fratture innaturali, come per esempio quella tra arte e tecnologia.
2008
9788843046515
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