Costruire,ricostruire. Formare, riformare ecco una questione progettuale mai nuova ma, contemporaneamente mai vecchia. La complessità che deriva dalle modificazioni conta sul “mettere” più che sul “togliere”, più spesso sull’ “ aggiungere” e comunque sull’ “adattare” senza trasformare le tipologie architettoniche. I cambiamenti lavorano piuttosto sugli “usi” confermando sostanzialmente il “trovato”. Gli esempi contrari possono anche essere molti, però non tolgono mai le complessità delle relazioni trovate, degli spazi significativi, primari, sui quali si è costruita la forma e la sua importanza e la sua “durevolezza” e “significanza”. La modificazione agisce sugli usi, la trasformazione coglie le virtualità delle “forme” esistenti e le evidenzia ri-configurandole lasciando la struttura architettonica nel suo valore formale e tipologico.
COSTRUIRE,RICOSTRUIRE! FORMARE RIFORMARE
MENNELLA, Raffaele
2004-01-01
Abstract
Costruire,ricostruire. Formare, riformare ecco una questione progettuale mai nuova ma, contemporaneamente mai vecchia. La complessità che deriva dalle modificazioni conta sul “mettere” più che sul “togliere”, più spesso sull’ “ aggiungere” e comunque sull’ “adattare” senza trasformare le tipologie architettoniche. I cambiamenti lavorano piuttosto sugli “usi” confermando sostanzialmente il “trovato”. Gli esempi contrari possono anche essere molti, però non tolgono mai le complessità delle relazioni trovate, degli spazi significativi, primari, sui quali si è costruita la forma e la sua importanza e la sua “durevolezza” e “significanza”. La modificazione agisce sugli usi, la trasformazione coglie le virtualità delle “forme” esistenti e le evidenzia ri-configurandole lasciando la struttura architettonica nel suo valore formale e tipologico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.