La pianificazione delle aree protette nelle Marche. Uno studio di casi

In questa valutazione dei processi di formazione dei diversi strumenti urbanistici, anche al fine di in- stillare una ragionevole dose di fiducia in un futuro possibile, è utile anticipare sinteticamente alcuni elementi di forza e novità che emergono dalla vasta produzione di piani di aree protette di cui si sta dotando la Regione Marche e che lasciano prefigurare un periodo di governo dell’ambiente e del pae- saggio d’avanguardia rispetto ai livelli cui la pianificazione ordinaria ci aveva abituato. Mi sembra di cogliere, finalmente, reali elementi d’innovazione e non semplice riproposizione, sotto altra forma, di condotte operative, tecniche e culturali, già note. Soprattutto si ha l’impressione che si stia offrendo, in questa realtà regionale, un segnale chiaro di contrasto a una generalizzata tendenza all’abbandono del piano (e quindi della tutela) che caratterizza l’operato di altri livelli di governo.