Il testo, proposto per un del Convegno, propone delle riflessioni intrno a prodotti figurativi delle culture orientali storiche che possano essere posti in rapporto con la modernità: Gli arabeschi. L’arabesco è uno dei costrutti figurali di più diretta caratterizzazione geometrica. Tale caratterizzazione, che origina dalla religiosa interdizione iconoclasta alla figurazione iconica, ne fa un oggetto/struttura fortemente antirappresentativo e antinaturalistico, in qualche modo accostabile, nell’analisi, a una parte della produzione dell’avanguardia storica. I modi della sua costruzione logico-figurale sembrano, infatti, muovere e svilupparsi principalmente su strutturalità autonome e convenzionali che richiamano più la composizione scritturale e grafica, che la sintassi figurativa. Regole gerarchiche e graduazioni scalari di impianto, ancorché di complessa leggibilità e decifrabilità - caratteri che non sono ovviamente coincidenti - ,sembrano essere suvvalenti al principio generale di un’iteratività che tende programmaticamente a non avere limite, e satura spesso l’intera composizione, come in alcune sperimentazioni della musica contemporanea.
Modernità dell'Arabesco?
CERVELLINI, Francesco
2005-01-01
Abstract
Il testo, proposto per un del Convegno, propone delle riflessioni intrno a prodotti figurativi delle culture orientali storiche che possano essere posti in rapporto con la modernità: Gli arabeschi. L’arabesco è uno dei costrutti figurali di più diretta caratterizzazione geometrica. Tale caratterizzazione, che origina dalla religiosa interdizione iconoclasta alla figurazione iconica, ne fa un oggetto/struttura fortemente antirappresentativo e antinaturalistico, in qualche modo accostabile, nell’analisi, a una parte della produzione dell’avanguardia storica. I modi della sua costruzione logico-figurale sembrano, infatti, muovere e svilupparsi principalmente su strutturalità autonome e convenzionali che richiamano più la composizione scritturale e grafica, che la sintassi figurativa. Regole gerarchiche e graduazioni scalari di impianto, ancorché di complessa leggibilità e decifrabilità - caratteri che non sono ovviamente coincidenti - ,sembrano essere suvvalenti al principio generale di un’iteratività che tende programmaticamente a non avere limite, e satura spesso l’intera composizione, come in alcune sperimentazioni della musica contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.