In questo lavoro viene proposto un approccio metodologico di tettonica globale per 1'analisi del sistema di catene e bacini dell'area mediterranea (SIME). Vengono discussi: un possibile modello evolutivo del settore centrale dell'area e la sua storia deformativa. Quest'ultima e stata schematicamente rappresentata in tre momenti (stadi) nell'ambito dei quali possono riconoscersi diverse fasi tettoniche comprensive di eventi di ordine inferiore. Dalla nostra ricostruzione emerge chiaramente l'importanza dell'arco calabro nell'evoluzione complessiva del sistema. Dalle fast di individuazione dei margini continentali europeo ed africano l'area dalla quale l'arco deriva ha, infatti, sempre occupato una posizione centrale rispetto ai blocchi iberico, sardocorso ed afro-apulo. In conclusione a questa premessa riteniamo tuttavia doveroso precisare che, data la natura del lavoro e la necessita di essere sintetici, per molti degli argomenti a sostegno delle nostre tesi il lettore dovrà fondare il suo giudizio più sui riferimenti bibliografici che non sulla completezza delle informazioni fornite. Cio premesso, per gli aspetti specialistici e/o per i dati di carattere regionale sulla struttura dell'arco calabro, si rimanda alia bibliografia più recente e/o significativa. Per un inquadramento geologico dell'area rimandiamo invece ai lavori pubblicati negli atti del convegno della SGI "L'arco calabro-peloritano nell'orogene appenninico-maghrebide", fortemente voluto dal Prof. Ippolito, al quale dedichiamo questo lavoro poichè lo riteniamo "responsabile" della nostra passione per la geologia della Calabria e per la curiosita che ha saputo insegnarci per gli argomenti "di frontiera" nelle Scienze della Terra.
Cinematica del settore centrale del Mediterraneo ed implicazioni sulla strutturazione dell’Arco Calabro.
CELLO, Giuseppe;TURCO, Eugenio;
1995-01-01
Abstract
In questo lavoro viene proposto un approccio metodologico di tettonica globale per 1'analisi del sistema di catene e bacini dell'area mediterranea (SIME). Vengono discussi: un possibile modello evolutivo del settore centrale dell'area e la sua storia deformativa. Quest'ultima e stata schematicamente rappresentata in tre momenti (stadi) nell'ambito dei quali possono riconoscersi diverse fasi tettoniche comprensive di eventi di ordine inferiore. Dalla nostra ricostruzione emerge chiaramente l'importanza dell'arco calabro nell'evoluzione complessiva del sistema. Dalle fast di individuazione dei margini continentali europeo ed africano l'area dalla quale l'arco deriva ha, infatti, sempre occupato una posizione centrale rispetto ai blocchi iberico, sardocorso ed afro-apulo. In conclusione a questa premessa riteniamo tuttavia doveroso precisare che, data la natura del lavoro e la necessita di essere sintetici, per molti degli argomenti a sostegno delle nostre tesi il lettore dovrà fondare il suo giudizio più sui riferimenti bibliografici che non sulla completezza delle informazioni fornite. Cio premesso, per gli aspetti specialistici e/o per i dati di carattere regionale sulla struttura dell'arco calabro, si rimanda alia bibliografia più recente e/o significativa. Per un inquadramento geologico dell'area rimandiamo invece ai lavori pubblicati negli atti del convegno della SGI "L'arco calabro-peloritano nell'orogene appenninico-maghrebide", fortemente voluto dal Prof. Ippolito, al quale dedichiamo questo lavoro poichè lo riteniamo "responsabile" della nostra passione per la geologia della Calabria e per la curiosita che ha saputo insegnarci per gli argomenti "di frontiera" nelle Scienze della Terra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.