In the history of Italian earthquakes, each episode represented a break that helped to bring about changes in the cultural, technical-scientific and regulatory approach, progressively highlighting the multiple implications of the reconstruction policies and the risk mitigation practices. The examples show the innumerable difficulties faced to safeguard the value of the places and the different technical orientations, guided by regulatory apparatus. In the absence of clear guidelines for reconstruction, entire portions of Apennine villages have been demolished indiscriminately, considering them no longer recoverable for reconstruction, according to safety criteria. This modality has profoundly modified the urban and landscape context of these historical centers. The Cultural Heritage of Arquata del Tronto in the Marche Region, composed of local material and immaterial signs, represents the identity character of this territory. It is necessary in order to identify procedures for the protection of heritage as “testimony of cultural value”; this, to avoid the indiscriminate loss of the small Apennine town. It is strategic to Re-Start from Cultural Heritage, both major and minor, through measures for the recovery and selection of the rubble, the safety of the buildings and subsequent intervention strategies, with projects capable of recomposing the lost identity.

Nella storia dei terremoti italiani, ciascun episodio ha determinato mutamenti nell’approccio culturale, tecnico-scientifico e normativo, evidenziando progressivamente le molteplici implicazioni delle politiche e delle pratiche di ricostruzione orientate alla mitigazione del rischio. Gli esempi più attuali mostrano le innumerevoli difficoltà affrontate per salvaguardare il valore dei luoghi e i differenti orientamenti tecnicistici, guidati da complessi apparati normativi. In mancanza di chiari indirizzi per l’avvio delle procedure di ricostruzione, si è proceduto alla demolizione indiscriminata di intere porzioni dei borghi appenninici, considerati non più recuperabili secondo criteri di sicurezza. Questo ha mutato in maniera profonda sia la morfologia urbana che il contesto paesaggistico. Il patrimonio culturale presente nel territorio di Arquata del Tronto nella Regione Marche, composto da segni materiali e immateriali, ne rappresenta il carattere identitario. Ne consegue, la necessità d’individuare procedure mirate alla salvaguardia di “ogni testimonianza avente valore di civiltà”; ciò, per evitare il rischio di una perdita indiscriminata dei piccoli insediamenti appenninici. Occorre ripartire dal patrimonio culturale, sia maggiore che minore, attraverso provvedimenti di recupero e selezione delle macerie, messe in sicurezza degli edifici pericolanti e successive strategie d’intervento, attraverso progetti in grado di ricomporre quella identità in parte perduta.

Ripartire dal Patrimonio Culturale nei centri appenninici danneggiati dal sisma

Enrica Petrucci
2019-01-01

Abstract

In the history of Italian earthquakes, each episode represented a break that helped to bring about changes in the cultural, technical-scientific and regulatory approach, progressively highlighting the multiple implications of the reconstruction policies and the risk mitigation practices. The examples show the innumerable difficulties faced to safeguard the value of the places and the different technical orientations, guided by regulatory apparatus. In the absence of clear guidelines for reconstruction, entire portions of Apennine villages have been demolished indiscriminately, considering them no longer recoverable for reconstruction, according to safety criteria. This modality has profoundly modified the urban and landscape context of these historical centers. The Cultural Heritage of Arquata del Tronto in the Marche Region, composed of local material and immaterial signs, represents the identity character of this territory. It is necessary in order to identify procedures for the protection of heritage as “testimony of cultural value”; this, to avoid the indiscriminate loss of the small Apennine town. It is strategic to Re-Start from Cultural Heritage, both major and minor, through measures for the recovery and selection of the rubble, the safety of the buildings and subsequent intervention strategies, with projects capable of recomposing the lost identity.
2019
978-84-09-14523-2
Nella storia dei terremoti italiani, ciascun episodio ha determinato mutamenti nell’approccio culturale, tecnico-scientifico e normativo, evidenziando progressivamente le molteplici implicazioni delle politiche e delle pratiche di ricostruzione orientate alla mitigazione del rischio. Gli esempi più attuali mostrano le innumerevoli difficoltà affrontate per salvaguardare il valore dei luoghi e i differenti orientamenti tecnicistici, guidati da complessi apparati normativi. In mancanza di chiari indirizzi per l’avvio delle procedure di ricostruzione, si è proceduto alla demolizione indiscriminata di intere porzioni dei borghi appenninici, considerati non più recuperabili secondo criteri di sicurezza. Questo ha mutato in maniera profonda sia la morfologia urbana che il contesto paesaggistico. Il patrimonio culturale presente nel territorio di Arquata del Tronto nella Regione Marche, composto da segni materiali e immateriali, ne rappresenta il carattere identitario. Ne consegue, la necessità d’individuare procedure mirate alla salvaguardia di “ogni testimonianza avente valore di civiltà”; ciò, per evitare il rischio di una perdita indiscriminata dei piccoli insediamenti appenninici. Occorre ripartire dal patrimonio culturale, sia maggiore che minore, attraverso provvedimenti di recupero e selezione delle macerie, messe in sicurezza degli edifici pericolanti e successive strategie d’intervento, attraverso progetti in grado di ricomporre quella identità in parte perduta.
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