L’autorizzazione unica ambientale tra semplificazioni e complicazioni

L’esame della disciplina dell'autorizzazione unica ambientale dimostra che essa difetta in chiarezza ed è fonte di parecchie complicazioni. Una pessima soluzione è quella di consentire alle Regioni di ampliare i titoli abilitativi da sostituire con l’autorizzazione unica ambientale, esponendo le imprese alla variabilità e molteplicità delle situazioni regionali e vanificando la promessa di un modello di autorizzazione semplificato e unificato, contenuto nella normativa statale. Abbastanza confusa è risultata l’attuazione del secondo criterio direttivo formulato dall’art. 23 del decreto legge n. 5/2012 (e cioè che l’autorizzazione unica ambientale è rilasciata da un unico ente) perché si sovrappongono le funzioni dello Sportello unico per le attività produttive e quelle della Provincia. E’ stato disatteso il primo criterio direttivo di cui al medesimo art. 23, perché continuano ad esistere più autorizzazioni uniche di tipo ambientale.