Le aree protette, che sono state, inopportunamente e per troppo tempo, relegate a materia di attenzione esclusiva da parte del mondo dell’ambientalismo e di alcuni settori della conservazione del bene naturalistico, storico, architettonico e archeologico, sono entrate, dunque, nell’ultimo ventennio, a pieno titolo, negli orditi della pianificazione territoriale, soprattutto per rispondere ad una domanda sociale di paesaggio, di natura e di qualità della vita. Un uso appropriato degli strumenti di piano potrà tramutare un approccio ai parchi quale mero oggetto di tutela, tema di nicchia, esplorato dagli appassionati ma piuttosto lontano dalla politiche urbane e territoriali, ai parchi per riscoprire il piacere dell’abitare come attesa di molti e non prerogativa di alcuni.
Nuovi rapporti tra natura e cultura nelle aree protette
SARGOLINI, Massimo
2013-01-01
Abstract
Le aree protette, che sono state, inopportunamente e per troppo tempo, relegate a materia di attenzione esclusiva da parte del mondo dell’ambientalismo e di alcuni settori della conservazione del bene naturalistico, storico, architettonico e archeologico, sono entrate, dunque, nell’ultimo ventennio, a pieno titolo, negli orditi della pianificazione territoriale, soprattutto per rispondere ad una domanda sociale di paesaggio, di natura e di qualità della vita. Un uso appropriato degli strumenti di piano potrà tramutare un approccio ai parchi quale mero oggetto di tutela, tema di nicchia, esplorato dagli appassionati ma piuttosto lontano dalla politiche urbane e territoriali, ai parchi per riscoprire il piacere dell’abitare come attesa di molti e non prerogativa di alcuni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.