La stesura del lavoro si è resa possibile prendendo in considerazione 346 voci bibliografiche, purché vi fossero riportate entità floristiche comprese nel toponimo Monti Sibillini o anche altre località qui ricadenti; dai lavori selezionati risulta un totale di 13.774 citazioni specifiche. Le entità qui considerate, comprese le esotiche e alcune delle principali coltivate (essenzialmente arboree), ammontano complessivamente a 1920, dato interessante se si considera che il Gran Sasso e la Majella, con dislivelli altimetrici molto superiori raggiungono rispettivamente 2364 e 2118 entità. Il “Catalogo dell’Erbario dei Monti Sibillini di Vittorio Marchesoni” costituisce il contributo più ingente essendo incentrato completamente sulla flora di quest’area, a differenza di altri riferiti a un ambito nazionale o regionale. Prendendo in considerazione il numero di citazioni per singola entità, il Leontopodium alpinum subsp. nivale raccoglie il maggior numero voci ed è sicuramente quella che di più caratterizza e può essere assurta come emblema dell’intera catena dei Sibillini; seguono poi due Poaceae (Sesleria juncifolia subsp. juncifolia e Leucopoa dimorpha), anch’esse abbastanza segnalate in quanto rivestono un ruolo fitosociologico caratterizzando, in campo vegetazionale, i pascoli sassosi e rupestri delle alte quote. In generale si può affermare che le specie più ricorrenti sono, sia quelle più interessanti da un punto di vista naturalistico (Arctostaphylos uva-ursi, Gentiana lutea subsp. lutea, Heracleum sphondylium subsp. orsinii, Isatis apennina, Salix herbacea, S. retusa, ecc.), che quelle utilizzate in senso fitosociologico (Juniperus communis, Vaccinium myrtillus, Ostrya carpinifolia, Bromus erectus subsp. erectus, Nardus stricta, Cynosurus cristatus, Festuca violacea subsp. italica, Lolium perenne, ecc.) o fitogeografico (Carex buxbaumii subsp. buxbaumii, Viola eugeniae subsp. eugeniae, Ephedra nebrodensis subsp. nebrodensis, ecc.). Il numero delle entità riportate nel presente contributo è sicuramente destinato ad aumentare, anche in vista della revisione in atto dell’ingente materiale raccolto nell’ultimo decennio, che sarà frutto di una prossima pubblicazione prima della stesura definitiva della “Flora vascolare dei Monti Sibillini”.

Catalogo della flora vascolare dei Monti Sibillini (Appennino centrale - Italia)

CATORCI, Andrea
2010-01-01

Abstract

La stesura del lavoro si è resa possibile prendendo in considerazione 346 voci bibliografiche, purché vi fossero riportate entità floristiche comprese nel toponimo Monti Sibillini o anche altre località qui ricadenti; dai lavori selezionati risulta un totale di 13.774 citazioni specifiche. Le entità qui considerate, comprese le esotiche e alcune delle principali coltivate (essenzialmente arboree), ammontano complessivamente a 1920, dato interessante se si considera che il Gran Sasso e la Majella, con dislivelli altimetrici molto superiori raggiungono rispettivamente 2364 e 2118 entità. Il “Catalogo dell’Erbario dei Monti Sibillini di Vittorio Marchesoni” costituisce il contributo più ingente essendo incentrato completamente sulla flora di quest’area, a differenza di altri riferiti a un ambito nazionale o regionale. Prendendo in considerazione il numero di citazioni per singola entità, il Leontopodium alpinum subsp. nivale raccoglie il maggior numero voci ed è sicuramente quella che di più caratterizza e può essere assurta come emblema dell’intera catena dei Sibillini; seguono poi due Poaceae (Sesleria juncifolia subsp. juncifolia e Leucopoa dimorpha), anch’esse abbastanza segnalate in quanto rivestono un ruolo fitosociologico caratterizzando, in campo vegetazionale, i pascoli sassosi e rupestri delle alte quote. In generale si può affermare che le specie più ricorrenti sono, sia quelle più interessanti da un punto di vista naturalistico (Arctostaphylos uva-ursi, Gentiana lutea subsp. lutea, Heracleum sphondylium subsp. orsinii, Isatis apennina, Salix herbacea, S. retusa, ecc.), che quelle utilizzate in senso fitosociologico (Juniperus communis, Vaccinium myrtillus, Ostrya carpinifolia, Bromus erectus subsp. erectus, Nardus stricta, Cynosurus cristatus, Festuca violacea subsp. italica, Lolium perenne, ecc.) o fitogeografico (Carex buxbaumii subsp. buxbaumii, Viola eugeniae subsp. eugeniae, Ephedra nebrodensis subsp. nebrodensis, ecc.). Il numero delle entità riportate nel presente contributo è sicuramente destinato ad aumentare, anche in vista della revisione in atto dell’ingente materiale raccolto nell’ultimo decennio, che sarà frutto di una prossima pubblicazione prima della stesura definitiva della “Flora vascolare dei Monti Sibillini”.
2010
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/250494
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact