La storia tettonica Mesozoica e Cenozoica del Mediterraneo Occidentale è caratterizzata dalla presenza di zone di subduzione oceanica sin dal Cretaceo inferiore. L’esistenza di queste zone può essere spiegata da un punto di vista teorico in termini di cinematica delle placche, ed è confermata sia da modelli tomografici che da numerosi dati geologici e strutturali. La più antica zona di subduzione si forma al margine orientale di Iberia (Calabria e Corsica) durante il chron M10 (131.9 Ma, Hauteriviano) e resta attiva ininterrottamente fino al Paleocene medio, per essere poi riattivata prima nel Luteziano e successivamente durante la rotazione del blocco Sardo-Corso. La zona di subduzione Alpina si forma durante il chron M0r (Aptiano inf., 120.4 Ma) a NW dei domini ALCAPA ed Austroalpino, e si estende progressivamente verso Ovest fino al Golfo di Lione, formando una giunzione tripla TTT in prossimità della punta settentrionale della Corsica e del dominio Brianzonese. Con l’eccezione di un periodo di stasi durante il Paleocene, questa zona di subduzione resta attiva fino alla collisione Alpina durante l’Oligocene. La zona di subduzione Pirenaica si forma al margine meridionale di Eurasia durante il chron C34n (83.5 Ma, Campaniano inf.) e si estende fino al Golfo di Lione con polarità opposta a quella Alpina. Essa resta attiva con la medesima temporizzazione della subduzione Alpina. Una serie di ricostruzioni paleotettoniche ed un modello 3-D di subduzione nel Mediterraneo Occidentale basato su dati di tomografia sismica vengono presentati, assieme ad una nuova interpretazione dei dati geologici disponibili.

Subduction zones of the western Mediterranean

SCHETTINO, Antonio;TURCO, Eugenio;PIERANTONI, Pietro Paolo;
2008-01-01

Abstract

La storia tettonica Mesozoica e Cenozoica del Mediterraneo Occidentale è caratterizzata dalla presenza di zone di subduzione oceanica sin dal Cretaceo inferiore. L’esistenza di queste zone può essere spiegata da un punto di vista teorico in termini di cinematica delle placche, ed è confermata sia da modelli tomografici che da numerosi dati geologici e strutturali. La più antica zona di subduzione si forma al margine orientale di Iberia (Calabria e Corsica) durante il chron M10 (131.9 Ma, Hauteriviano) e resta attiva ininterrottamente fino al Paleocene medio, per essere poi riattivata prima nel Luteziano e successivamente durante la rotazione del blocco Sardo-Corso. La zona di subduzione Alpina si forma durante il chron M0r (Aptiano inf., 120.4 Ma) a NW dei domini ALCAPA ed Austroalpino, e si estende progressivamente verso Ovest fino al Golfo di Lione, formando una giunzione tripla TTT in prossimità della punta settentrionale della Corsica e del dominio Brianzonese. Con l’eccezione di un periodo di stasi durante il Paleocene, questa zona di subduzione resta attiva fino alla collisione Alpina durante l’Oligocene. La zona di subduzione Pirenaica si forma al margine meridionale di Eurasia durante il chron C34n (83.5 Ma, Campaniano inf.) e si estende fino al Golfo di Lione con polarità opposta a quella Alpina. Essa resta attiva con la medesima temporizzazione della subduzione Alpina. Una serie di ricostruzioni paleotettoniche ed un modello 3-D di subduzione nel Mediterraneo Occidentale basato su dati di tomografia sismica vengono presentati, assieme ad una nuova interpretazione dei dati geologici disponibili.
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