La c.d. teoria “causale” del reato. Il finalismo. La posizione della causalità nella teoria generale del reato. Causalità “adeguata” ed “umana”. Causalità e nuove tecnologie nella giurisprudenza. La “certezza” del nesso causale. L’emersione della regola causale. Il rapporto del diritto penale con le scienze naturali. La valutazione peritale nell’accertamento del nesso causale. Causalità e giudizio probabilistico. Causalità e regole di esperienza. L’accertamento in concreto della causalità. La “causalità collegiale”. L’unità organizzativa plurisoggettiva ed il concorso di persone nel reato. La cooperazione nel delitto colposo. L’attività medica di equipe. Unità di struttura oggettiva delle due forme di concorso. La causalità “cumulativa” e “frazionata”. Individuazione della “vigenza” della regla causale. Casistica. Interpretazione dell’art. 40 c.p. La responsabilità oggettiva. L’adeguatezza sociale. La causalità “umana” di Antolisei. Causalità e struttura del reato. Costruzione dell’imputazione per livelli di verifica di fatti empirici. Il secondo comma dell’art. 41 c.p. Descrizione del processo causale? La c.d. causalità “naturalistica” e “giuridica”. La giurisprudenza. L’“interruzione” del nesso causale. La causalità nell’omissione. “Causalità omissiva” e grado di certezza. La “responsabilità da prodotti”. Casistica. Causalità, regole di esperienza e obblighi motivazionali e controllo di legittimità. I c.d. decorsi causali “alternativi” o “ipotetici”. La verifica della consistenza probatoria della sussistenza del nesso causale. Causalità ed imputazione obbiettiva. Collocazione sistematica dell’istituto. Il criterio unificante. La competenza – o posizione di garanzia - del soggetto per evitare la causazione di un determinato evento. Il rischio consentito. Il principio dell’affidamento. La dimensione oggettiva del principio di affidamento. Il divieto di regresso. Lo scopo di tutela della norma. L’inizio dell’attività punibile. L’aumento del rischio. La riduzione del rischio. I modelli di riferimento: homo ejusdem condicionis et professionis. Causalità e reato colposo. I diversi gradi di concretizzazione della norma. La “norma di diligenza”. Disvalore soggettivo? Posizioni di garanzia e condotta commissiva. Necessità di definire una posizione di garanzia, o competenza, del soggetto anche nelle ipotesi commissive. Il ruolo del soggetto agente. I reati c.d. “a condotta vincolata”. Teoria dell’imputazione oggettiva, teoria della colpa e teoria dell’omissione. Generalità ed astrattezza dei criteri di imputazione obbiettiva. Le fattispecie causalmente orientate. Problemi di accertamento. Le fattispecie “di pericolo astratto” e “di mera condotta”.

Causalità (rapporto di)

PIOLETTI, Ugo
2008-01-01

Abstract

La c.d. teoria “causale” del reato. Il finalismo. La posizione della causalità nella teoria generale del reato. Causalità “adeguata” ed “umana”. Causalità e nuove tecnologie nella giurisprudenza. La “certezza” del nesso causale. L’emersione della regola causale. Il rapporto del diritto penale con le scienze naturali. La valutazione peritale nell’accertamento del nesso causale. Causalità e giudizio probabilistico. Causalità e regole di esperienza. L’accertamento in concreto della causalità. La “causalità collegiale”. L’unità organizzativa plurisoggettiva ed il concorso di persone nel reato. La cooperazione nel delitto colposo. L’attività medica di equipe. Unità di struttura oggettiva delle due forme di concorso. La causalità “cumulativa” e “frazionata”. Individuazione della “vigenza” della regla causale. Casistica. Interpretazione dell’art. 40 c.p. La responsabilità oggettiva. L’adeguatezza sociale. La causalità “umana” di Antolisei. Causalità e struttura del reato. Costruzione dell’imputazione per livelli di verifica di fatti empirici. Il secondo comma dell’art. 41 c.p. Descrizione del processo causale? La c.d. causalità “naturalistica” e “giuridica”. La giurisprudenza. L’“interruzione” del nesso causale. La causalità nell’omissione. “Causalità omissiva” e grado di certezza. La “responsabilità da prodotti”. Casistica. Causalità, regole di esperienza e obblighi motivazionali e controllo di legittimità. I c.d. decorsi causali “alternativi” o “ipotetici”. La verifica della consistenza probatoria della sussistenza del nesso causale. Causalità ed imputazione obbiettiva. Collocazione sistematica dell’istituto. Il criterio unificante. La competenza – o posizione di garanzia - del soggetto per evitare la causazione di un determinato evento. Il rischio consentito. Il principio dell’affidamento. La dimensione oggettiva del principio di affidamento. Il divieto di regresso. Lo scopo di tutela della norma. L’inizio dell’attività punibile. L’aumento del rischio. La riduzione del rischio. I modelli di riferimento: homo ejusdem condicionis et professionis. Causalità e reato colposo. I diversi gradi di concretizzazione della norma. La “norma di diligenza”. Disvalore soggettivo? Posizioni di garanzia e condotta commissiva. Necessità di definire una posizione di garanzia, o competenza, del soggetto anche nelle ipotesi commissive. Il ruolo del soggetto agente. I reati c.d. “a condotta vincolata”. Teoria dell’imputazione oggettiva, teoria della colpa e teoria dell’omissione. Generalità ed astrattezza dei criteri di imputazione obbiettiva. Le fattispecie causalmente orientate. Problemi di accertamento. Le fattispecie “di pericolo astratto” e “di mera condotta”.
2008
9788859802709
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11581/240170
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