Il presente contributo, che si colloca all’interno della più ampia ricerca “Per un DDM del patrimonio architettonico di Ascoli Piceno”, vuole riferire dell’esperienza condotta in relazione alle problematiche per la catalogazione dei dati documentali, che si articolata essenzialmente secondo due direzioni. La prima ha riguardato la necessità di individuare standard di pratiche/obiettivi relativamente a procedure, parametri tecnici e formati di memorizzazione dei dati documentali - conservazione/archiviazione, acquisizione/consultazione – definendo anche parametri di qualità per la leggibilità, riproducibilità e la divulgazione in rete. La seconda direzione è relativa alla qualità del contenuto dei documenti grafici, cioè alla definizione di alcuni parametri di “affidabilità” di questi che consentano una valutazione uniforme del vario materiale documentario grafico agganciato al DDM. Operativamente, e tenendo conto delle nuove strutturazioni dei dati elaborate dall’ICCD per gli allegati grafici della scheda A, si è proposto un vocabolario che meglio qualificasse l’elaborato grafico definendone, ad esempio, le finalità, la categoria e individuandone specifiche qualitative relative allo stato di conservazione e ad aspetti attinenti codici e convenzioni grafiche adottate. Tale obiettivo è stato ulteriormente esplicitato nella definizione di un codice uniforme – particolarmente utile in ambito digitale – delle principali notazioni grafiche. Da questa linea di ricerca è scaturito un’ulteriore questione problematica relativa all’individuazione del nesso utile all’integrazione tra due livelli: quello della rappresentazione architettonica contenuta nel dato documentale, che codifica informazioni spaziali, ma parziali dell’oggetto (descrizione geometrica), e la visualizzazione spaziale dello stesso nella mappa-modello che lo interpreta/riproduce nello spazio digitale (descrizione semantica). L’intento è stato quello di provare a relazionare l’informazione geometrica tridimensionale rigorosa con le diverse ed eterogenee informazioni comunque agganciate, utilizzando come fulcro di riferimento la ricostruita scena architettonica, organizzando così i dati documentali attraverso l’individuazione di livelli gerarchici nel modello a cui, a sua volta, far corrispondere possibili livelli di interrogazione del sistema.

Per un DDM del patrimonio architettonico di Ascoli Piceno. La catalogazione dei dati documentali

MESCHINI, Alessandra
2007-01-01

Abstract

Il presente contributo, che si colloca all’interno della più ampia ricerca “Per un DDM del patrimonio architettonico di Ascoli Piceno”, vuole riferire dell’esperienza condotta in relazione alle problematiche per la catalogazione dei dati documentali, che si articolata essenzialmente secondo due direzioni. La prima ha riguardato la necessità di individuare standard di pratiche/obiettivi relativamente a procedure, parametri tecnici e formati di memorizzazione dei dati documentali - conservazione/archiviazione, acquisizione/consultazione – definendo anche parametri di qualità per la leggibilità, riproducibilità e la divulgazione in rete. La seconda direzione è relativa alla qualità del contenuto dei documenti grafici, cioè alla definizione di alcuni parametri di “affidabilità” di questi che consentano una valutazione uniforme del vario materiale documentario grafico agganciato al DDM. Operativamente, e tenendo conto delle nuove strutturazioni dei dati elaborate dall’ICCD per gli allegati grafici della scheda A, si è proposto un vocabolario che meglio qualificasse l’elaborato grafico definendone, ad esempio, le finalità, la categoria e individuandone specifiche qualitative relative allo stato di conservazione e ad aspetti attinenti codici e convenzioni grafiche adottate. Tale obiettivo è stato ulteriormente esplicitato nella definizione di un codice uniforme – particolarmente utile in ambito digitale – delle principali notazioni grafiche. Da questa linea di ricerca è scaturito un’ulteriore questione problematica relativa all’individuazione del nesso utile all’integrazione tra due livelli: quello della rappresentazione architettonica contenuta nel dato documentale, che codifica informazioni spaziali, ma parziali dell’oggetto (descrizione geometrica), e la visualizzazione spaziale dello stesso nella mappa-modello che lo interpreta/riproduce nello spazio digitale (descrizione semantica). L’intento è stato quello di provare a relazionare l’informazione geometrica tridimensionale rigorosa con le diverse ed eterogenee informazioni comunque agganciate, utilizzando come fulcro di riferimento la ricostruita scena architettonica, organizzando così i dati documentali attraverso l’individuazione di livelli gerarchici nel modello a cui, a sua volta, far corrispondere possibili livelli di interrogazione del sistema.
2007
9788860551351
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